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Immagine del redattoreArianna Nappi

11 step per diventare Zero Waster

Aggiornamento: 8 mar 2022

Ciao amici in Technicolor,

questo inizio dell'anno non si presenta come quello degli altri anni. Molti dei nostri propositi non sono realizzabili, visto il dover rimanere a casa!

Io e Sal, però, ci siamo dedicati ad alcune cose che abbiamo sempre accantonato, visto il poco tempo a nostra disposizione.

Avendo vissuto in Australia, il nostro tempo era interamente dedicato all'esplorare quanto più possibile il luogo, ovviamente!

Approfittando proprio del fatto di dover restare ancora in casa, ci siamo dedicati alla cucina e allo sport, due cose che accantoniamo sempre con molta facilità! Questo mi ha fatto realizzare che un buon proposito per il nuovo anno, per chi ci segue, potrebbe proprio essere quello di intraprendere una strada più ecosostenibile: ecco gli 11 step per diventare Zero Waster!

 

POTREBBE INTERESSARTI: Cos'è lo zero waste

 

Girando sul web ho notato che ci sono pochi articoli su questo tema, ma la cosa che mi sorprende più di tutte è che mi sembrano tutti molto poco originali, seguono quasi una sorta di copione.

Ho pensato, quindi, di condividere con voi il mio viaggio personale facendovi vedere gli 11 step per diventare Zero Waster.


Primi passi nel mondo Zero Waste


Iniziamo subito con il dire che, come ogni cosa, intraprendere una nuova abitudine può risultare frustrante e difficile.

L'essere umano è un animale abitudinario, si sa, ma questo non deve scoraggiarvi dall'intraprendere una nuova strada.

La forza di volontà e la determinazione sono alla base di tutte le decisioni.

Sì, lo so, sembrano frasi fatte... eppure vi assicuro che è così.

Soprattutto un cambio "drastico" come quello di diventare Zero Waster richiede tanto impegno e convinzione. Non è un qualcosa che si può di certo fare per moda, o magari perché qualcuno intorno a voi ha iniziato a vivere Zero Waste.

È una decisione che si rifletterà in ogni ambito della vostra vita, quindi il primo grande consiglio è proprio quello di iniziare quando ci si sente pronti.

Solo così sarete sicuri di portare a termine il vostro proposito!

Se siete convinti di questa decisione, allora, allacciatevi le cinture e tenetevi forte: ecco a voi gli 11 step che io stessa ho seguito per diventare Zero Waster!


1. Finisci ciò che hai già in casa


Il primo consiglio che mi sento di darvi è quello di esaurire tutto ciò che avete in casa.

Molto spesso ho sentito dire frasi tipo "butta tutto e inizia da lì". E invece no! Diventare Zero Waster significa proprio non sprecare!

Secondo voi quale sarebbe il danno peggiore? Buttare tutto ciò che avete ancora o finire di usare prodotti che sì, inquinano, ma che sono già stati acquistati?

Quindi, impegnatevi nel finirli tutti (senza esagerare con le quantità, ovviamente!).

Dentifrici, spazzolini, sapone.. tutti questi prodotti saranno presto zero waste, non temete!


2. Analizza ciò che hai già in casa


Barattoli di pesto, marmellate, passate di pomodoro... tutto può ottenere una seconda vita!

Non spendete soldi inutili in oggettistica per la casa, se potete evitarlo.

Questi contenitori in vetro potranno essere i vostri alleati per piccole conserve di prodotti sfusi come cibi o detersivi in polvere.

Un sano riciclaggio è sempre alla base dello zero waste.

Aiuterete il vostro portafoglio e il pianeta: un win win interessante!


3. Cercate sempre alternative di seconda mano


Se ciò che avete in casa non basta, potrete cercare un valido alleato nei prodotti di seconda mano.

Vestiti o accessori per la casa potranno essere facilmente comprati a mercatini, negozi vintage e, adesso con internet, ovunque!

Anche qui il risparmio economico sarà un valido motivo, ma non dimentichiamoci che un buon zero waster sa amare un prodotto già amato e regalargli tante nuove esperienze.

Io e Sal vestiamo vintage e siamo sempre a caccia del pezzo più raro.

Non solo i vestiti vintage hanno uno stile unico ma eviterete anche l'inquinamento provocato dalla creazione di un capo nuovo!

infatti, tutto ciò che deve essere creato da zero ha un costo ambientale!



4. Preferisci acquisti fisici all'online


Lo so, la tentazione di comprare online con un semplice click è allettante.

Io sono un'amante della tecnologia e sono sempre iper felice quando vedo che i negozi italiani si stanno finalmente adeguando ai pagamenti con carta.

Questo significa anche che potrete finalmente fare i vostri acquisti con un semplice tap del telefono sul POS, senza però rinunciare al piacere del comprare fisico.

Infatti, non solo girare per negozi è un'azione che rilassa molti di noi, ma è anche un modo per far girare l'economia locale evitando di vedere tanti piccoli commercianti costretti a chiudere per le poche entrate! Voi direste: "e lo Zero Waste qui in cosa consiste?". Semplice, comprando in un negozio fisico eviterete di inquinare in tanti modi.

In primis, comprerete solo quello che effettivamente vi serve, senza essere tentati da "acquista anche...".

Eviterete, inoltre, anche l'inquinamento aggiuntivo nato da packaging non necessario, dalla consegna e dal CO2 per il trasporto del prodotto da parte del corriere.

Dovete ricordare che il prodotto che vedete esposto in negozio è già stato consegnato in precedenza, quindi ha già un costo ambientale in termini di CO2 e packaging!


5. Elimina i monouso


Questa frase me la sentirete dire tantissime volte ma è alla base di tutto:

diventare Zero Waster significa non inquinare, e la cosa che inquina di più al mondo è il monouso!

Vestiti, carne... potremmo stare qui a discuterne per ore, ma il passo più facile che si possa compiere è quello di evitare il monouso. Chiamiamolo per quello che è: spreco!

Andare al bar a bere un solo sorso d'acqua da un bicchiere di plastica? Spreco!

Uscire il sabato sera e ordinare un cocktail provvisto di cannuccia monouso? Spreco!


La lista di esempi potrebbe continuare all'infinito, ma questo ragionamento vi aiuterà nel compiere scelte sensate.

Sono anni che, quando vado al bar, ordino il caffè e sto ben attenta nel richiedere il tutto senza plastica, niente zucchero in bustine, niente cucchiaini o bicchieri in plastica.

Non mi accontentano? Cambio bar. Sarà anche una cosa brusca, ma funziona! Ricordatevi che noi consumatori abbiamo il potere di cambiare il mercato.

Studiando Economia e Marketing da ben 8 anni, vi posso confermare che il consumatore non è mai passivo nei confronti dei prodotti (a meno che non sceglie di esserlo). Sapete quante volte sono stata in bar che non servisse caffè con latte vegano? E sapete quante volte, tornando nello stesso bar a distanza di giorni, ho scoperto che avevano introdotto almeno il latte di soia tra le tipologie di latte a disposizione?

Possiamo cambiare il mondo se solo abbiamo il coraggio di dire no e lottare!



6. Acquista prodotti riutilizzabili


Ormai sono sempre di più le aziende che si pongono l'obiettivo di creare prodotti eco sostenibili in materiali duraturi.

Borracce, cannucce, posate, borse per la spesa e sacche per la spesa sfusa sono tutte cose che noi ci portiamo dietro durante i nostri viaggi in una piccola e comoda borsa.

È un piccolo gesto, ma vi aiuterà sicuramente a smettere di produrre rifiuti!


Sono tante le aziende che ci permettono di acquistare prodotti zero waste (purtroppo per ora solo online) ma con spedizioni zero waste! Molte di loro aderiscono a No Profit che permettono di piantare un albero per ogni spedizione, in modo da compensare il CO2 prodotto dalle spedizioni.

Quella che noi adoriamo più di tutte è sicuramente Seed and Sprout, che ha prodotti in quasi tutti i settori (casa, personal care). Hanno addirittura creato una simil pellicola per alimenti che può essere compostata!!

 

ECCO QUI IL LINK: Seed and Sprout

 

7. Attenzione alla plastica!


Ultimamente, sempre più persone si stanno avvicinando al mondo del plastic free e, di conseguenza, molte aziende si stanno adattando al nuovo modo di fare acquisti.

Grazie a questa semplice legge di mercato (domanda/offerta) sarà facile trovare più alternative dello stesso prodotto.

È da prediligere, quindi, la spesa sfusa per quanto riguarda cereali, pasta, frutta e verdura. So che è allettante comprare i funghi già tagliati, o l'insalata già pulita, ma di nuovo, comprando alimenti sfusi farete del bene al vostro portafogli e all'ambiente! Avete visto quanto è economico vivere Zero Waste?


Tornando alle varie alternative, ci sono molti prodotti che vi aiuteranno nel vostro percorso per diventare Zero Waster. Spazzolini in bambù, dentifrici in pasticche, shampoo solidi!

Le opzioni sono infinite, ma tranquilli, tratteremo anche di questo in un altro articolo ad hoc! Alcuni di questi prodotti sono addirittura disponibili nei negozi fisici: abbiamo trovato spazzolini in bambù nel reparto beauty dell'OVS!


Vi potrà capitare di viaggiare o uscire e dimenticare a casa i vostri prodotti riutilizzabili!

Niente panico, vi basterà stare attenti e scegliere l'alternativa più sostenibile. Per esempio, la cannuccia di carta: inquinerà comunque (non può essere riciclata), ma sarà comunque meglio di quella di plastica. Che non diventi un'abitudine però!



8. Compra solo ciò che ti serve davvero


L'errore più grande che si può compiere nel diventare Zero Waster è quello di eccedere nell'acquisto di prodotti o oggetti, anche se ecosostenibili.

Ricordatevi che tutto ciò che non usate rappresenta uno spreco, anche se ecologico!

Sarà inutile comprare qualcosa che, di partenza, sapete già che non vi servirà.

Se siete soliti evitare bibite che necessitano una cannuccia, non avrà senso possederne una!


9. Leggi sempre le etichette


Approcciandovi a questo mondo, vi renderete conto di quanto l'inquinamento sia parte attiva della nostra società. Dopotutto, siamo la società dei consumi!

Sarà, quindi, sempre importante prestare attenzione a quello che si compra.

Dopo aver deciso se un prodotto è effettivamente indispensabile nella nostra vita, sarà importante leggere le etichette per poter comprare quello più sostenibile.

Il rischio, infatti, è quello di cadere nella rete del Greenwashing (parleremo tanto anche di questo, tranquilli!).

 

POTREBBE INTERESSARTI: Che cos'è il Greenwashing?


 

Se ho bisogno di vestiti nuovi che non trovo al negozio di seconda mano, cercherò che il contenuto sia ecologico (magari cotone biologico).

Se il prodotto non può essere fabbricato con quel materiale, ma solo con materiale sintetico, cercherò quantomeno che il materiale sia stato riciclato! Qui faccio una piccola precisazione, io non compro MAI sintetico!

Non solo fa male alla pelle, ma è anche estremamente dannoso per l'ambiente. Ad ogni lavaggio in lavatrice, delle piccole particelle di plastica vengono rilasciate nell'acqua... e dove vanno a finire secondo voi? Nei nostri mari!

Sapete che dei tessuti sintetici sono stati addirittura trovati nei mari dell'Artico?

Evitate quindi la fast fashion, ossia la moda stagionale che vi costringe a comprare capi nuovi ogni 3 mesi. I vestiti sintetici fanno sudare anche di più, davvero li trovate belli esteticamente?



10. Datti tempo ed effettua un cambiamento alla volta


L'ho ripetuto già mille volte, ma non è mai sbagliato: datevi il tempo che vi serve! Non c'è un manuale che vi possa aiutare a capire come muovervi.

Soprattutto se vivete con persone che non seguiranno le vostre scelte, non arrendetevi!

Inserite nella vostra routine un'abitudine alla volta: vedrete che con il tempo tutto vi sembrerà più chiaro e più facile.


11. Sbaglia


Avete letto bene: sbagliate! Come ho già detto, non c'è un manuale sul come diventare Zero Waster.

Come pensate che io sappia tutte queste cose? Ho sbagliato e ho capito da sola.

Come ogni esperienza, solo sbagliando si capisce cosa sia giusto fare e cosa no. Tutto dipende da voi. Non paragonatevi ad altri, solo voi siete in grado di sapere i vostri tempi e ciò di cui avete bisogno.


Questa mia piccola guida sugli 11 step per diventare Zero Waster termina qui.

Come per ogni mio articolo, se avete idee o dubbi non esitate a scriverci. Siamo sempre più che felici di confrontarci con altre idee, è sempre costruttivo!

A sabato prossimo!



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