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Immagine del redattoreArianna Nappi

Chiacchierata con Eliana di Donna Vagabonda

Aggiornamento: 15 gen 2022

Caro Diario,


oggi vorrei parlarti di una fortunata conoscenza avvenuta grazie ai social.

Instagram mi ha permesso di avere una bella chiacchierata con Eliana, creatrice del blog Donna Vagabonda.

Costruire una presenza online è, ormai, molto difficile. Eliana, però, con la sua dolcezza e calma è stata in grado di aprire le sue porte ad un blog piccolo come il nostro, mostrandoci come persone del genere, esistano ancora. E per fortuna!

Il suo blog ci ha colpiti subito per l'essere molto affine a ciò che è il nostro ideale: viaggiare per imparare e migliorarsi, non come mera "etichetta di moda".


La chiacchierata con Eliana ci ha portati a riscontrare punti in comune quali il rispetto per la natura e la scelta di un'informazione vera, anche andando controcorrente.

Sul suo blog è possibile leggere l'intervista che vede noi come protagonisti mentre, su questa pagina ho voluto dedicare uno spazio a lei e al suo pensiero.


Quindi, senza giri di parole, ti presento Eliana!




1. Cosa ti ha avvicinata al mondo dei viaggi?

Viaggio fin da quando ero piccola: i miei genitori all’età di 5 mesi mi portarono a Vallecrosia e quello si può definire il primo di una serie di viaggi pressoché innumerevoli. Sono sempre stata una persona curiosa e libera da molti vincoli e fin da quando ho memoria trovavo piacere e felicità viaggiando. È stato quasi un bisogno innato che naturalmente negli anni continua ad acutizzarsi sempre di più. Che io abbia la sindrome del viaggiatore è ormai assodato.





2. Qual è stato il momento che ti ha fatto dire “voglio aprire un blog di viaggi”?

1 gennaio 2017: stavo guardando con la mia famiglia il programma “Alle Falde del Kilimangiaro”, fuori faceva molto freddo e io stavo viaggiando con la mia mente verso i luoghi lontani che venivano mostrati nel programma. Ad un tratto, vedendo quei video di viaggio con la voce fuori campo si è accesa una lampadina e il mio cervello si è messo in moto in modo frenetico. Dovevo aprire un blog di viaggio, dovevo raccontare la mia esperienza, volevo raccontarla: e così è nata la spinta di aprire il blog, che era già online qualche ora più tardi con il primo articolo.



3. Perché la scelta del nome Donna Vagabonda?

Donna perché naturalmente lo sono e perché penso sia giusto rimarcarlo (spesso ancora oggi una donna che viaggia da sola viene malvista dalla società ed io volevo dare manforte all’immagine della donna indipendente), Vagabonda perché ho il Wanderlust e non riesco a fermarmi. So che nella nostra lingua spesso il significato di “vagabondo” è più negativo che positivo ma io mi sono ispirata all’origine del termine, al wanderer tedesco del romanticismo, dell’uomo che senza una meta precisa parte ed esplora per trovare sé stesso e forse è anche per questo che viaggio in modo così intenso.




4. Il nostro è un profilo che punta al women empowerment quindi è una domanda che ci sentiamo di farti: c’è mai stato qualcuno che ha cercato di sminuire il tuo progetto?

Ahimè sì, in varie forme: c’è chi non ha creduto in me (e che magari non ci crede tutt’ora), chi non ha risposto a tante mail di richiesta di collaborazione e chi mi ha detto “massì, è solo un passatempo che non porterà mai a niente”. Certo, tutto ciò ha fatto male, soprattutto all’inizio dell’avventura, ma ora invece è una spinta a fare sempre meglio.



5. Se sì, come sei riuscita a superare gli ostacoli e proseguire per il tuo cammino?

Con la motivazione che non mi è mai mancata e grazie all’incoraggiamento delle persone che mi vogliono bene e che hanno sempre creduto in me, in primis del mio compagno di vita e di viaggi Gabriele.


6. Quale credi sia il tuo punto di forza rispetto agli altri blogger italiani?

Qualcuno un giorno mi ha detto che bene o male tutti alla fine siamo competitors e quindi ci dobbiamo distinguere: non sono completamente d’accordo con questa affermazione. Ogni blog è unico e rispecchia idee, luoghi e pensiero del suo autore. Non mi piace fare confronti con gli altri blog, piuttosto che in un’ottica di sfida li vedo come una possibilità di arricchimento, come spunti per fare sempre meglio e come possibili partner di collaborazioni. Ho di recente rivoluzionato la grafica del blog e penso che questo sia un punto di forza: la possibilità di cambiare e di essere sempre spinti dalla voglia di far meglio. Inoltre cerco di comunicare sempre le mie emozioni e preferisco articoli che coinvolgono il lettore piuttosto che articoli con consigli di viaggio più “asettici”.





7. Ai giorni nostri la figura dell’influencer è importante quasi quanto la figura di un insegnante. In qualità di influencer, quali progetti sosterresti in modo da fare di un social un posto migliore?

Hai scelto tra l’altro il paragone con la mia professione (sono docente di scuola secondaria di I grado) quindi questa domanda è molto azzeccata a mio avviso. Non mi considero un’influencer e non so nemmeno se lo diventerò (di certo non è questo il mio obiettivo primario) ma penso che i social debbano essere messi a disposizione del mondo per fare rete, ma una vera rete: collaborazioni, progetti per la salvaguardia dell’ambiente, per la riduzione dell’impatto anche di noi viaggiatori sulla Terra. I social sono l’arma del cambiamento perfetti, quindi penso che debba cambiare la loro percezione più che lo scopo ultimo.



8. Sappiamo che ami la natura. Come cerchi di bilanciare i tuoi viaggi tra natura e paesaggio umano?

Ogni anno cerco di unire viaggi che mirino ad esplorare la natura e viaggi verso mete più “antropiche”: l’amore per la natura è al primo posto e questi viaggi sono di solito a scopo di osservazione e fotografia degli esseri viventi, quindi sono viaggi duri e sviluppati secondo itinerari precisi. Diciamo che poi mi concedo qualche bella visita alle città o ai borghi, dato che l’amore per la natura è seguito da una grande passione verso la storia e verso l’arte.



9. Qual è il posto del mondo in cui ti sei sentita più a casa?

La Germania, senza alcun dubbio, in particolare a Monaco di Baviera.



10. Quali sono i tuoi propositi per il tuo futuro?

Mi piacerebbe che il blog diventasse un progetto di vita più concreto, più reale: grazie a lui viaggio e ho ricevuto anche dei benefit per questo, ma vorrei che il mio blog diventasse anche una possibilità di guadagno più sostanziosa. Inoltre vorrei aprire una struttura ricettiva dalle mie parti che mi permetterebbe di viaggiare di più e di scrivere sempre nuovi articoli.




11. Su quali social network possiamo trovarti?

Mi potete trovare su Facebook, su YouTube e su Instagram, di seguito i miei link:


Pagina Facebook: Donna Vagabonda

Canale YouTube: Donna Vagabonda

Profilo Instagram: Donna Vagabonda





Ed ecco a voi Eliana in breve. Ebbene, da questa piccola chiacchierata i punti che hanno reso questa collaborazione facile sono evidenti: le sue parole e le sue foto mostrano una persona semplice e diretta, che va oltre la superficialità della società odierna.

Non potevamo scegliere amica virtuale migliore!

Non sono una persona a cui piace accontentarsi di persone che la pensano come me solo in parte e questo è quello che rende Donna Vagabonda così speciale, è un po’ come parlare allo specchio!




Avete tutte le informazioni possibili su Eliana ma vorreste saperne ancora di più? Beh, che state aspettando! I suo profili sono lì per voi!

Buon Viaggio!








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