Come sopravvivere ad un’esperienza negativa con Airbnb
Aggiornamento: 15 gen 2022
Ciao a tutti, avventurieri!
Oggi mi spetta il compito di dovervi raccontare della nostra esperienza negativa e spero di potervi aiutare a capire come sopravvivere ad un’esperienza negativa con Airbnb.
Se avete letto l’articolo di Salvatore, allora siete già al corrente di ciò che ci siamo ritrovati a vivere.
Ciò che non sapete è come siamo riusciti a risolvere una situazione che sembrava al quanto disastrosa.
Inoltre, spero che questa nostra esperienza possa aiutare chi si dovesse mai trovare in una situazione analoga (anche se noi ci auguriamo di no!)
Vi racconterò esattamente il procedimento passo passo che mi ha permesso di sopravvivere a questa esperienza negativa con Airbnb.
Regola numero 1
Ricordate di mantenere sempre la calma! Lo staff di Airbnb sa esattamente come risolvere qualsiasi tipo di situazione, basterà solo seguire le loro istruzioni.
Photo by Nicole Honeywill on Unsplash
La prenotazione
La nostra disavventura con Airbnb è iniziata fin dalla prenotazione perché, come si sa, le gioie non vengono mai da sole.
Avevo deciso di non badare troppo al prezzo, come faccio di solito, ma di concentrarmi su un albergo che fosse comodo e centrale.
Conoscevo già i siti in cui cercavo, quelli che non mi hanno mai fatto brutti scherzi. Ebbene, cercando tra i diversi siti, le stanze risultavano per lo più occupate e, le poche disponibili, estremamente costose. Che scherzo è mai questo?
All’improvviso un orrido pensiero mi passa per la testa, una notizia che avevo saputo nei giorni precedenti ma che non avevo assimilato, in quanto non interessata: la reunion delle Spice Girls!!! Orrore! Dopo tanti anni di inattività decidono di rifare un concerto... e quando decidiamo noi di andare a Londra? Nel weekend in cui migliaia di fan sarebbero arrivati nella città che avrebbe accolto la loro reunion.
Airbnb
Ed ecco che arriviamo ad Airbnb. Non l’avevo mai usato direttamente ma sapevo di potermi fidare. Anche qui, però, le camere erano quasi tutte occupate.
Dopo minuti di incessante “scroll” ci ritroviamo su una camera centrale e ad un prezzo ragionevole. Presa dall’euforia, dimentico per un attimo che il sito non era quello a cui ero abituata e puff, avevo effettuato la mia prenotazione.
Ed ecco che ha inizio la nostra esperienza negativa con Airbnb.
Nel momento esatto in cui premo invio, prendo coscienza del fatto di aver saltato il passaggio fondamentale: controllare le recensioni.
Salvatore cercava di essere il positivo della situazione, mentre io sapevo che la sfiga si sarebbe mostrata proprio in quel momento.
E infatti, ecco che notiamo subito che l’annuncio non ha descrizioni, né recensioni. Non mi scoraggio e decido di scrivere all’host, sperando di ricevere una risposta confortante. E invece, niente.
Ovviamente, la prenotazione non è rimborsabile e non ci resta che aspettare.
Il giorno del pernottamento
Salvatore, nel suo articolo, ha pienamente descritto cosa sia stato costretto a vivere mentre io ero a lavoro. Quello che non vi ha raccontato è come abbiamo fatto a sopravvivere all’esperienza negativa.
Nel momento esatto in cui Salvatore mi avvisa che la stanza in realtà non esiste, mi precipito a contattare il numero verde di Airbnb che ho trovato qui.
Al telefono, gli operatori sono stati molto gentili, non so dire se per fortuna o per un’ottima preparazione dello staff.
La procedura
Una cosa importante da sapere è che il centralino risponderà e chiamerà solo al numero di telefono che risulta inserito nella prenotazione, quindi attenzione a quando inserite le vostre informazioni!
La procedura standard prevedeva, da parte del centralino, la raccolta di informazioni sull’accaduto. Inoltre, prima di poter procedere con un eventuale rimborso, avrebbero dovuto provare a contattare l’host che, ovviamente, non ha risposto.
La ragazza che si è occupata del mio caso è stata estremamente veloce e disponibile. Infatti, dopo una decina di minuti dalla fine della nostra chiamata, accertatosi che l’host non rispondeva alla chiamata per poter confermare o negare quanto raccontato dalla sottoscritta, mi ha richiamata per spiegarmi cosa fare. Avrei ricevuto il rimborso completo della prenotazione più un eventuale accredito se la successiva prenotazione fosse costata di più di quanto pagato per la precedente stanza.
La parte migliore? Avrei potuto effettuare la prenotazione su qualsiasi altro sito, oltre che su Airbnb, a patto di inviare la ricevuta della prenotazione all’assistente che si era occupata di me.
E così, finalmente, nel giro di un’ora, ero riuscita a risolvere il problema e a riavere i soldi indietro. Ovviamente, l’avventura londinese non è finita qui, e Salvatore ci ha tenuto a farvi divertire tanto.
Ed eccoci qui al termine della nostra guida su come sopravvivere ad un’esperienza negativa con Airbnb, tutta per voi.
Alla prossima avventura, sperando di poter lasciare la sfiga a casa, almeno per una volta!
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