Hobart e la Penisola di Tasman: il nostro weekend in Tasmania
Aspettavo questo momento da tantissimo tempo: ritrovarmi qui, un giorno, a scrivere e raccontare del mio viaggio in Tasmania.
Sin da piccolo ho sempre guardato a quest’isola come una meta irraggiungibile, un posto da sognare ed immaginare all’infinito perché “boh, chissà se un giorno riuscirò mai a metterci piede!”
Beh, alla fine eccomi qua, a condividere il mio viaggio in Tasmania in un weekend trascorso visitando Hobart, la capitale, e le bellezze naturali della Penisola di Tasman… proprio in occasione del mio compleanno!
Curiosità sulla Tasmania
La Tasmania è la maggiore isola del Commonwealth of Australia e fa parte dei sei stati che costituiscono la Federazione.
L’isola fu originalmente chiamata Terra di Van Diemen, dal nome del governatore delle Indie Orientali Olandesi, e poi fu denominata Tasmania, in onore di Abel Tasman, esploratore olandese che per primo ne scoprì le coste, circumnavigando successivamente anche la Nuova Zelanda e avvistando poi le isole Figi.
Come ogni altro stato della federazione, anche la Tasmania ha un proprio parlamento e delle proprie leggi. Si differenzia molto dall’Australia continentale, però, per via dei suoi territori incontaminati e per la natura prevalentemente selvaggia.
Vige tutt’oggi sull’isola, infatti, la raccomandazione più assoluta di non guidare dopo il tramonto e prima dell’alba, dato l’ingente numero di animali notturni presenti su tutto il territorio e l’alto rischio di incidenti con la fauna locale.
L’animale simbolo di questa splendida terra? Senza dubbio il celebre Diavolo della Tasmania! Ma per i tasmaniani il vero simbolo della fauna autoctona colpita dal colonialismo e dalle specie invasive è il tilacino, o Tigre della Tasmania, una specie animale il cui ultimo esemplare si è estinto nel 1936 in cattività.
Proprio come l’Australia, anche la Tasmania in antichità faceva parte della placca che si staccò dall’Antartide, dando vita ad una vegetazione e ad una formazione rocciosa molto singolare. Una delle testimonianze di ciò sopravvive proprio nella conformazione geologica delle coste della Penisola di Tasman.
Hobart
Nessuno direbbe mai che Hobart possa essere una capitale, data la sua tranquillità e le sue dimensioni. Eppure sì, Hobart è proprio il centro finanziario e politico della Tasmania e conta circa 240 mila abitanti.
Sorge sulla foce del fiume Derwent, alle pendici del Monte Wellington ed è la seconda città più antica dell’Australia dopo Sydney.
Al momento della sua fondazione, Hobart fu una nota colonia penale e contava tra i suoi abitanti circa 30 coloni liberi, un manipolo di marinai e 300 condannati.
Il primo insediamento fu fatto costruire nel 1804 e fu nominato in onore di Lord Hobart, segretario inglese alla guerra e alle colonie.
Abbiamo visto Hobart come una città estremamente tranquilla, molto simile alle città del nord Europa, con il suggestivo quartiere storico di Battery Point - dall’architettura prevalentemente vittoriana - e con il quartiere artistico di Salamanca Place, famoso per i musei, le gallerie d’arte e per il mercato settimanale. Passeggiare per le strade della capitale fa venire nostalgia di tempi mai vissuti!
Una curiosità? Tutti quelli che sono stati in Australia sanno che la birra più commerciale che gli Aussie amano bere è la famosissima Cascade. Il simbolo della Cascade è la Tigre della Tasmania e il birrificio storico originale si trova proprio a Hobart!
A Hobart ci sono tantissimi ristoranti, tutti concentrati nella zona centrale della città. Abbiamo trovato molto carini i vari café - ci è piaciuto tantissimo il Little Lotus Cafe - e, in particolare, il Veg Bar, immancabile fast food vegano onnipresente nei nostri viaggi.
La Tasman Peninsula
Ma Hobart era soltanto la prima fermata, quella “comoda” per via della presenza dell’aeroporto. Il vero regalo che Ary mi ha fatto per il compleanno, prevedeva una bella gita fuori porta verso la Tasman Peninsula, a sud-est della Tasmania, a circa 75 km da Hobart.
Questo luogo dall’aspetto primordiale, in uno scenario misto tra giurassico e piratesco, nasconde delle bellezze naturalistiche da lasciare senza fiato, sia dal punto di vista di flora e fauna, sia dal punto di vista geologico.
Ovviamente, la mia partner in crime mi conosce talmente bene da avermi fatto il regalo del secolo, ossia prenotare un escursione oceanica con questa bella gente qui di Wild Ocean Tasmania. A quale scopo? Ammirare le bellezze geologiche della penisola, scorrazzare in mare aperto a bordo di un gommone, bevendo te e mangiando biscotti e… nuotare con le foche!
Il tutto, ovviamente, nel pieno rispetto della nostra etica ambientale ed animale, sostenendo una piccola impresa a conduzione familiare specializzata nella sensibilizzazione alle problematiche ambientali.
Non abbiamo soltanto avuto la fortuna di incontrare tantissime foche, ma abbiamo persino nuotato sott’acqua con alcune di loro!
Noi siamo andati sulla Penisola di Tasman in Aprile, quindi abbiamo avvistato “soltanto” le foche. In Maggio e Giugno è possibile vedere anche le balene che, dall’Antartide, migrano verso le acque più temperate dell’Australia.
Spettacolari sono state anche le cavità oceaniche naturali scavate nelle rocce e le formazioni monolitiche in mare aperto, sulle quali è possibile distinguere nettamente le diverse stratificazioni provenienti da ben cinque ere geologiche differenti.
Dopo esserci divertiti da morire e dopo aver ammirato paesaggi mozzafiato per ben 3 ore - che a noi son sembrate 10 minuti - abbiamo terminato la nostra traversata al Tasmanian Devil Unzoo, un parco dedicato alla fauna selvatica locale situato a ridosso della Norfolk Bay. Questo parco ci ha colpiti per la sua rivoluzionaria concezione di zoo, ossia quella di eliminare le gabbie, un posto nella natura in cui è l’uomo a camminare "rinchiuso", mentre gli animali si muovono liberamente nel proprio habitat.
Abbiamo avuto l'immenso onore di osservare alcuni esemplari di Diavoli della Tasmania in perfetta salute, dato che l'intera specie è seriamente minacciata di una terribile epidemia di cancro alla bocca. Una delle attività chiave dell'Unzoo, infatti, è proprio quella di preservare e conservare la specie, nell'attesa di trovare una soluzione a questo problema.
Oltre questo sì, abbiamo dato da mangiare ai canguri. No, non è vero, non sono violenti. Davanti ad un po’ di cibo sono più docili di un agnellino! 😂
Con il ritorno in città e l'imbarco in aeroporto il giorno seguente, si è purtroppo concluso il nostro weekend in Tasmania alla scoperta di Hobart e della Penisola di Tasman.
Ci torneremo di sicuro, anche perché due giorni non bastano assolutamente per vederne tutte le bellezze.
Nel frattempo vi salutiamo e vi diamo appuntamento alla prossima avventura. Ciao!!
Che figata! Pubblicherete un video su YouTube?