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Immagine del redattoreArianna Nappi

Igiene orale Zero Waste

Aggiornamento: 8 mar 2022

Ciao, amici amanti del Technicolor!


Lo so, dovrei scrivere più spesso, ma questo periodo è veramente molto pieno e questo mi dispiace, perché adoro scrivere per tutti voi.

Torno quindi a parlare di Zero Waste, argomento che ormai avrete capito ADORO!


Qualche settimana fa, sul nostro profilo Instagram, ci siamo divertiti a creare un reel legato all'igiene orale zero waste, dopo aver ricevuto alcune domande in merito.

Beh, il reel è andato davvero molto bene! Ci aspettavamo tipo dieci visualizzazioni e, invece, siete stati più di 7000, quindi GRAZIE!


Il problema è che non mi sento pienamente soddisfatta, poichè è un argomento così delicato da richiedere maggiori informazioni. E poi adoro scrivere, quindi eccomi qui!


Vorrei quindi spiegarvi meglio cosa si intende per igiene orale zero waste e perché iniziare ad averne una!

 

POTREBBE INTERESSARTI: Cos'è lo Zero Waste

 

Quanto inquina l’igiene orale “tradizionale”


Iniziamo con il dire che l'igiene orale è una routine che tutti, volente o nolente, seguiamo. Ed è per questo che io e Sal spingiamo molto su questo punto, ossia acquisire una routine di igiene orale zero waste.

È un cambiamento piccolissimo ma che, se venisse adottato da tutti, coinvolgerebbe 7 miliardi e più di persone. Capite che differenza potrebbe portare nel mondo?


Adoro la statistica e le cose ordinate (dovrete accettarmi così, la mia mente da economista è sempre presente nei miei ragionamenti), ma non voglio riempirvi la testa con dati e numeri che andrebbero dimenticati o che potrebbero spingervi a non leggere più questo articolo (e quindi a farmi piangere).


Facciamo un banalissimo esempio: secondo i dentisti, lo spazzolino andrebbe cambiato, in media, ogni 3 mesi.

Bene, nel momento in cui le mie dita si muovono su questa tastiera, al mondo esistono 7.589.008.000 persone (numero che è cambiato già nel secondo esatto in cui ho cercato di scrivere il numero).

Ora, se volessimo fare un calcolo matematico semplice, potremmo dire che tutte queste persone dispongono di uno spazzolino.

Quindi, in questo preciso momento, ci sono 7.589.008.000 spazzolini in uso (senza contare quelli in discarica, quelli in produzione e quelli in commercio).

In un anno, seguendo il ragionamento di prima, si userebbero 4 spazzolini a testa. Facendo una semplice moltiplicazione si ottiene che, in un anno, vengono usati

30.356.032.000 spazzolini!

Un numero ENORME e che nessuno, sicuramente, ha letto per intero.


Bene, calcolate che questi spazzolini, insieme con tutti quelli che sono già stati usati o che si trovano ora sugli scaffali, finiscono in una discarica.


La domanda che molti di voi si pongono, e a ben dire, è: ma tutto finisce nella discarica.


E questa affermazione è, ovviamente, corretta. Il problema è che le discariche non sono, sfortunatamente, un buco nero o un TARDIS (vi prego whovian come noi, fatevi sentire), per cui lo spazio non risulta essere infinito o illimitato.

Le discariche, prima o poi, sono destinate a esaurire la loro capacità di deposito.

E quindi? Ci si sposterà in una nuova area a inquinare! Potete ben capire che, con una popolazione in continua crescita, lo spazio sul pianeta è un argomento abbastanza importante. Voglio dire, chi di voi sogna una bella casa in collina vista discarica? Nessuno, credo (tranne i gabbiani).




Lo spazzolino


Ritornando al protagonista del nostro articolo: lo spazzolino. È sicuramente piccolo, ma di uso comune e, soprattutto, fatto di plastica! Questo ci porta ad un secondo problema: tutto ciò che è fatto di plastica, inquina! Ecco perché è importante considerare l’adozione di una routine di igiene orale zero waste.


"Arianna, stai dicendo che non devo più lavarmi i denti?"

Assolutamente no! Dico solo che le alternative ecologiche esistono: parliamo dei famosi spazzolini in bambù.

Attenzione, ovviamente anche loro hanno un impatto ambientale! Vi ricordo che qualsiasi cosa venga prodotta ha un impatto ambientale.

Gli spazzolini in bambù però, essendo naturali, possono finire il loro ciclo di vita nel compost domestico! E se non abbiamo un compost domestico? Finisce in discarica ma, essendo naturale, si decomporrà molto prima!


Ricordo inoltre che le testine degli spazzolini sono l'unica parte sintetica di tutto lo strumento. La testa dello spazzolino (o anche solo le setole) va sempre staccata dal bastoncino in bambù.




Il dentifricio


Torniamo ora al discorso igiene orale generale.

I denti non si lavano, di certo, utilizzando solo acqua e spazzolino.

Ed ecco che entra in gioco, quindi, il dentifricio: un altro grande nemico dell'ambiente!

Il contenitore del dentrifricio è fabbricato in un tipo di plastica che non può essere riciclata, quindi finisce nella nostra famosa discarica.

Sapete poi quanto dentifricio si spreca con quei tubetti? Si stima che, per ogni tubetto, vada perso fino al 14% del prodotto contenuto in esso.


Tirchi che leggete, insorgete! Avete pagato per quel prodotto!

Io sono la prima che, quando spende soldi, si aspetta il 1000%, altro che 100%!


Ed ecco che arrivano le soluzioni ecologiche per un’igiene orale zero waste! Esistono, ad oggi, 3 diverse tipologie di dentifrici zero waste!

Il primo, quello che io e Sal amiamo di più, è il dentifricio in pastiglie.

Per utilizzarlo, semplicemente si prende una pastiglia, la si mastica e poi ci si strofina i denti con lo spazzolino. Semplice no? Le pastiglie sono anche perfette in viaggio! Addio bustine per i liquidi in aereo!

La seconda tipologia di dentifricio zero waste è quella in polvere!

Un po' scomoda, a mio avviso, ma comunque molto efficace.

Si utilizza immergendo lo spazzolino umido nel contenitore del dentifricio e via, si è pronti per una bella strofinata di denti!

Ovviamente, il dentifricio può essere versato nel coperchio per evitare pastrocchi, decisamente una scelta molto più igienica.


Infine, ecco che abbiamo il dentifricio che può essere definito "classico": il signor dentifricio in crema! Esatto, oh voi amanti del classico dentifricio in tubetto, esistono alternative che vi permettono di non dover "trafficare" con strane polverine!

Siamo onesti, la maggior parte dei prodotti Zero Waste ha uno stile così... unico! In realtà i produttori zero waster si divertono a creare prodotti strani solo per il gusto di sembrare alternativi... Scherzo! Ahahahah Anche se credo, da appassionata di marketing e psicologia, che vengano creati tanti prodotti dalle forme strane proprio per creare una sorta di senso di appartenenza ad un gruppo distinto. Ecco perché lo Zero Waste ha sempre questo stile un po' "sandalo e salopette": è uno stile, abbiamo bisogno di sentirci parte di una comunità (i miei esami di Sociologia si fanno sentire!)



Tornando al dentifricio in crema, la scelta ambientale più saggia è, ovviamente, quella di acquistarlo in vasetti di vetro (lo stesso packaging degli altri tipi di cui vi ho parlato). Per usarlo vi basterà spalmare un po' del prodotto sul vostro spazzolino. Alcuni brand vendono un bastoncino in bambù per aiutarvi nell'utilizzo del prodotto, ma basta anche uno stecchino del gelato e il gioco è fatto!


Chi continua a preferire comunque la versione in tubetto, può optare per packaging composti da "plastica di mais": una soluzione comunque preferibile, rispetto ai tradizionali tubetti.



Altri prodotti per l’igiene orale zero waste


E per chi usa altri prodotti per l’igiene orale, ad esempio, quali filo interdentale e collutorio zero waste esistono?

Anche in questi casi, ormai le alternative Green per un’igiene orale zero waste esistono... e sono anche tante!

Per quanto riguarda il collutorio, esiste sia nella sua versione classica liquida che nella versione "alternativa" in pasticche.

La differenza? Le bottiglie sono in alluminio o in vetro, quindi addio plastica!


Anche per quanto riguarda il filo interdentale, esistono alternative ecologiche che utilizzano materiali biodegradabili!



Insomma, un mondo Green è possibile e anche divertente, se ci pensate!


Una questione che ci viene posta spesso è: ma anche il packaging inquina! Ed ecco la parte bella di questi prodotti zero waste: le aziende produttrici hanno ideato dei prodotti che permettono il riutilizzo dello stesso contenitore!

Esempio: l'azienda inglese Georganics vende filo interdentale, dentifricio e collutorio in pasticche in cofanetti di vetro.

Una volta terminato il prodotto che si fa? Se ne ordina altro. Stavolta, però, il prodotto sarà ordinato come refill e arriverà sfuso, ossia in una scatola di cartone.

Il nuovo prodotto viene quindi inserito nel contenitore di vetro e via! Riciclo infinito. Il cartone è compostabile, poiché l'inchiostro utilizzato è naturale.


Potete addirittura saltare il primo passaggio e passare direttamente al refill, come abbiamo fatto noi. Ho utilizzato altri contenitori in vetro già in mio possesso per riporre il mio dentifricio.

Semplice, no?



Prezzo dei prodotti zero waste


Una cosa che preoccupa spesso le persone che si approcciano per la prima volta al mondo dell’igiene orale zero waste è il prezzo.

Ho già trattato l'argomento nel mio articolo sugli step per una vita zero waste, ma mi ripeterò anche qui.

I prodotti zero waste hanno, tendenzialmente, una durata maggiore rispetto ai prodotti a cui siamo stati abituati. Il prezzo andrà, quindi, spalmato in un lasso di tempo più lungo di quanto siamo abituati a calcolare con i prodotti classici.

Io e Sal abbiamo comprato una confezione di dentifricio a Natale, spendendo circa 15 euro. Beh, siamo ancora a metà contenitore e siamo nel mese di Aprile!

Capite bene che il prezzo è esattamente lo stesso di un dentifricio comprato mensilmente.


In più, ricordo sempre questa semplice ma importante logica: se tutti iniziassimo a comprare queste alternative zero waste, i prezzi calerebbero, poiché la produzione andrebbe a costare meno. Semplicissima legge di mercato!



Dove fare acquisti zero waste

Bene, ora che vi ho detto tutto quello che mi passava per la testa, vi lascio con una serie di link su dove poter acquistare i vostri prossimi prodotti zero waste, così da avere una lista già pronta per quando vi sentirete pronti!

Sono molti i siti che permettono l'acquisto di questa tipologia di prodotti.

Qui, ho deciso di elencare solo le aziende che ritengo veramente attente all'ambiente.

Tranquilli, aggiornerò la lista ad ogni nuova scoperta!













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